REGGIO EMILIA – Strategie e scienza. D’ora in avanti il caso Saman Abbas si giocherà su questi due filoni. Le strategie degli imputati – cinque, di cui una, la madre della ragazza, ancora latitante – e la voce della scienza che sarà la voce dei resti umani trovati all’interno del rudere di viazza Reatino a Novellara. Luogo in cui gli inquirenti sono arrivati venerdì assieme a Danish Hasnain, che ha indicato loro dove scavare: lo zio di Saman è stato quindi il primo a squarciare il silenzio di questi mesi. “Il luogo del ritrovamento e l’accurato sotterramento portano a ritenere altamente probabile che si possa trattare del corpo della giovane donna”, scrive Cristina Beretti riferendosi a quei resti. E’ la presidente della Corte d’Assise davanti alla quale verrà celebrato, a partire da febbraio, il processo sulla vicenda, e il magistrato scrive questo autorizzando una perizia medico-legale per procedere all’estrazione del corpo, alla determinazione dell’identità e all’accertamento delle cause della morte.
Una richiesta urgente avanzata dalla procura e sempre urgentemente accolta visto che i resti sono sottoposti ad “agenti atmosferici che possono causare modificazioni”, scrive ancora la presidente della Corte.
La Procura ha accelerato moltissimo i tempi previsti per le notifiche: tutti gli imputati, compreso il padre della 18enne che si trova in Pakistan, devono sapere che verrà eseguita questa perizia ed essere presenti tramite avvocati e consulenti di parte. Domani il tribunale nominerà i suoi periti: si tratta dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo dell’Università di Milano, che ha lavorato, tra gli altri, ai casi di Yara Gambirasio e Stefano Cucchi, e del collega di ateneo Dominic Salsarola, archeologo forense.
Non solo quei resti parleranno con la loro posizione e con gli eventuali indumenti, ma parleranno anche la composizione del terreno e la profondità e la larghezza della buca dentro cui è stato sepolto il corpo. La perizia potrebbe iniziare subito dopo il conferimento degli incarichi, sempre per via dell’urgenza data dal meteo, oppure giovedì, per altro lo stesso giorno in cui a Islamabad si terrà l’udienza per la possibile estradizione di Shabbar Abbas. Durerà comunque qualche giorno.
Alla perizia tecnica potranno partecipare anche le parti civili: l’associazione Penelope (avvocato Barbara Iannuccelli), l’Ucoii (avvocato Riziero Angeletti), il Comune di Novellara (avvocato Nicola Termanini), l’Unione Comuni della bassa reggiana e il tutore del fratello minore di Saman (avvocato Valeria Miari).
Tornando alle strategie degli imputati, lo zio di Saman, Danish Hasnain, sembra aver iniziato un percorso di collaborazione con gli inquirenti. Il suo avvocato difensore da sabato non è più Noris Bucchi ma è Liborio Cataliotti. Che adesso tra gli imputati scatti il “tutti contro tutti”? Sicuramente la situazione è delicatissima, anche sotto il profilo dellatutela degli indagati e delle loro famiglie.
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