REGGIO EMILIA – Mattinata nella Bassa per Matteo Salvini. Il leader della Lega ha fatto tappa a Brescello, Gualtieri e Guastalla, poi è arrivato in città, al Centro Malaguzzi, dove lo attendevano i giovani della Lega.
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Puccini compose il Nessun Dorma pensandolo cantato dal Principe ignoto che anelava l’amore di Turandot, principessa di ghiaccio. Al Centro Malaguzzi di Reggio la romanza annuncia l’arrivo di Matteo Salvini. “In piedi per il capitano”, viene chiesto ai giovani, che quindi si alzano per attendere il leader della Lega e parte il coro “Matteo-Matteo”.
Una nuova giornata reggiana per Salvini, che arriva in città dalla Bassa. Da Brescello ha annunciato che “se si vince in Emilia-Romagna io vado a dare la lettera di sfratto a Conte, Renzi, Di Maio, Zingaretti e compagnia bella”.
Ai giovani leghisti dice che saranno testimoni di una data che verrà scritta nei libri di storia, riferendosi al 26 gennaio, giorno delle elezioni regionali. L’ex ministro cita alcuni punti su cui la sinistra – dice – ha agito come se questo territorio fosse di sua proprietà: “Penso alla mega centrale a biogas che preoccupa tanti agricoltori e famiglie, alle persone lasciate a casa dai crac delle coop rosse, alla diga che l’appennino attende da 30 anni”.
La Lega non è contraria in linea di principio agli impianti biogas: le centrali attive si trovano quasi tutte in Lombardia e in Veneto, regioni amministrate dal Carroccio. Le accuse alle cooperative, ripetute già diverse volte, sono state invece oggetto di una replica di Legacoop Emilia Ovest, che ha ricordato che nonostante la durezza della crisi, gli occupati nelle aziende associate sono passati dai 43mila del 2013 ai 62mila nel 2018.
“Cosa voglio dire ai giovani? Mi piace chi studia, chi si impegna, chi guarda avanti; cosa salva del governo di questi 5 anni in regione? lo diranno gli elettori il 26 gennaio”.
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