LUZZARA (Reggio Emilia) – E’ stato ricevuto nella mattinata di sabato 17 agosto, in sala del Consiglio un gruppo costituito da 16 bambini/e Saharawi, tra cui uno di Farsia – e da 3 accompagnatori. Il gruppo, arrivato l’ 11 agosto, sarà ospitato nei locali della parrocchia di Luzzara fino al 21 agosto: a gestire la loro accoglienza oltre 60 volontari luzzaresi, che si sono suddivisi vari compiti, che vanno dalla cucina, alle pulizie, al loro intrattenimento. Erano presenti la sindaca Elisabetta Sottili; gli assessori Monica Borioli e Vanni Giovanardi; i consiglieri Simone Govi e Giacomo Poma, che fanno parte dei volontari per l’accoglienza e un gruppo di altri volontari.
Si tratta dell’annuale appuntamento di incontro promosso dall’associazione Jaima Saharawi, giunto al 19° anno. Il 18 agosto arriveranno altri 9 bambini/e 2 accompagnatori, così si formerà il gruppo completo fatto arrivare a Reggio Emilia dall’ Associazione, in attesa della ripartenza per i campi profughi il 21 agosto. Nelle settimane precedenti i bambini sono stati accolti nelle famiglie dei comuni di Rolo, Novellara, Gualtieri, Albinea, Scandiano. Altre tappe sono state Fabbrico, Sesso, Cesenatico – con l’associazione “Un bimbo per amico”- , Bologna, Cavriago, Torino, Gombio di Felina, sempre accolti da associazioni e parrocchie.
La Sindaca ha ricordato il patto di amicizia firmato in occasione della Prima Giornata Europea di Amicizia con il popolo Saharawi, svoltasi nel luglio 2023 a Firenze nel Salone dei Cinquecento, e ha ricevuto in omaggio un piccolo sasso decorato dai bambini, come ne saranno lasciati nel paese altri a testimonianza del loro passaggio. “La nostra relazione con il popolo Saharawi è forte – commenta la prima cittadina – come testimonia il numero di volontari che partecipano all’ accoglienza e il fatto che viene portata avanti dal 2004. Voglio ringraziare don Edoardo che ha messo a disposizione i locali della parrocchia e ricordo che questo periodo è importante per i bambini perché possono beneficiare di controlli sanitari, seguire una alimentazione varia e bilanciata e vivere esperienze di svago e condivisione con altre persone e loro coetanei”.