REGGIO EMILIA – Si va dicendo che il caso Salernitana-Reggiana sia come Juve-Napoli, ma è molto più pesante in realtà. Intanto, il Napoli 13 calciatori disponibili per scendere in campo li aveva, e poi per il ruolo delle aziende sanitarie dei rispettivi protocolli. L’Ausl di casa nostra è stata, come prevede il protocollo, interpellata dalla Reggiana, e ha avallato la gestione granata del focolaio dicendo che, con i numeri in questione, si imponeva l’isolamento fiduciario per tutta la squadra e, naturalmente, la quaranbtena per i positivi. In più, alla vigilia della programmata partenza per Salerno poi mai avvenuta, la procura federale ha fatto visita alla Reggiana per verificare la corretta applicazione del protocollo, approvandola. Sia la documentazione Ausl sia la relazione della procura faranno parte del fascicolo che costituirà la base del ricorso che la Reggjana ha già annunciato di voler presentare, avvalendosi dell’operato dell’avvocato Eduardo Chiacchio. Su cosa esattamente verterà il ricorso, lo si saprà solo dopo la sentenza del giudice sportivo, attesa per oggi pomeriggio. Il giudice ratificherà la sconfitta a tavolino per 3-0? Darà ai granata il punto di penalizzazione? In ogni caso quello che è sicuro è che i granata faranno leva sul “cause di forza maggiore” che in base alle regole Uefa avrebbe consentito alla Lega di rinviare la partita.
Aggiornamento
Serie B, il giudice sportivo: Salernitana-Reggiana resta sub iudice
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