REGGIO EMILIA – Torniamo ad occuparci della legge regionale entrata in vigore il 1° gennaio che vieta l’attività di sale scommesse o spazi dedicati alle scommesse all’interno di bar o tabaccherie, vicini a luoghi sensibili. Sulla questione c’è il monito della Confesercenti secondo cui si rischia di mettere in difficoltà in settore economico che si sta sviluppando parecchio.
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Con l’entrata in vigore della nuova legge a Reggio sei sale gioco situate a meno di 500 metri di distanza da luoghi sensibili, quali scuole o oratori, hanno chiuso i battenti. La normativa regionale rischia di penalizzare imprenditori che hanno fatto investimenti significativi dando lavoro ad un numero non trascurabile di persone. A lanciare l’allarme è la Confesercenti provinciale. “Ci sono imprenditori che nel settore hanno fatto investimenti e che ora si trovano in una posizione di incertezza”, fa notare il direttore Roger Ganassi.
Una legge per certi versi paradossale – secondo Confesercenti – visto che le scommesse sono a portata di tutti in qualsiasi momenti e in qualsiasi luogo attraverso internet: “Oggi con la rete le scommesse sono accessibili a tutti”.
C’è poi un risvolto di natura sociale cui porre attenzione: “Il rischio è quello di creare delle aree ghetto destinate al gioco fuori dal controllo sociale”.
Confesercenti auspica una revisione della legge: “Non possiamo dire che cosa accadrà ora, certamente sarebbe auspicabile una revisione della Legge”.
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