REGGIO EMILIA – Saldi che iniziano più tardi ma anticipati da una giungla di promozioni e sconti. Un calendario lasciato libero e che rischia di essere uno sconto perenne, che può generare confusione. Almeno questa la posizione di Federconsumatori che lamenta poca attenzione alle richieste avanzate al tavolo regionale. D’accordo invece con la decisione della Regione i commercianti alla prese con vendite al lumicino e aperture a singhiozzo a causa delle restrizioni. Come già era successo per i saldi estivi, anche quelli invernali partiranno dunque un mese dopo. Il via effettivo domenica 30 gennaio 2021. Una misura definita necessaria per dare un po’ di respiro alle imprese commerciali, in particolare i negozi di abbigliamento e calzature. Commercianti compatti sulla linea della Regione.
“Il calo che abbiamo normalmente va dal 25 al 50%. Per poter vendere dobbiamo essere costantemente in saldo – dice Dino Spallanzani, presidente di Cna Commercio -Gennaio sarà in saldo anche senza saldi. Ringrazio la Regione che ha tolto le sanzioni che venivano fatte per le vendite promozionali nei trenta giorni precedenti”.
Critiche invece le associazioni su questa scelta in un momento economicamente difficile per le famiglie e che rischia di incentivare la mobilità interregionale dei consumatori in un periodo decisamente complicato. “Non applicare il divieto di promozione nel mese di dicembre, creerà pochissime occasioni per i consumatori, anche in termini di trasparenza. Sarebbe stato meglio costruire azioni condivise”, il commento di Rino Soragni, presidente provinciale di Federconsumatori.
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