REGGIO EMILIA – Lo scorso gennaio i militari della guardia di finanza reggiana hanno iniziato la consueta campagna di monitoraggio negli esercizi commerciali in cui si praticano i saldi invernali.
A fronte di oltre 20 esercizi controllati su tutto il territorio della provincia (anche all’interno dei centri commerciali), sono stati individuati soltanto due negozi, operanti nei settori del commercio al dettaglio di calzature, abbigliamento e accessori, che hanno alterato i prezzi di partenza dei beni esposti in vetrina, facendo poi apparire uno sconto che, in realtà, era inesistente.
Le ispezioni hanno preso il via a dicembre 2019, quindi prima dell’inizio dei saldi, quando i finanzieri hanno eseguito, in abiti civili, alcune fotografie alle vetrine dei negozi, annotando i prezzi “ordinari” di vendita degli articoli esposti. Poi, a saldi avviati, sono tornati davanti alle stesse vetrine per controllare che i prezzi praticati avessero le relative percentuali di sconto applicate.
Altre due attività, operanti l’una nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento e l’altra come emporio di
prodotti non alimentari, non avevano esposti i prezzi in vetrina. Tre commercianti avevano anticipato la vendita in saldo prima del periodo previsto. Per le violazioni e le irregolarità accertate, le multe elevate vanno dai 516 euro fino ai 3.098 euro. Per le pratiche commerciali scorrette, invece, la sanzione varia dai 5mila ai 5 milioni di euro, il tutto commisurato alla gravità e alla durata della pratica ingannevole. I controlli proseguiranno su tutto il territorio fino al termine delle vendite promozionali.