REGGIO EMILIA – Il bilancio di Confesercenti alla fine dei saldi invernali fotografa una situazione che il presidente definisce “deludente”: il 55% degli associati del settore fashion – e quindi abbigliamento, calzature e accessori – ha registrato un calo delle vendite di oltre il 20% rispetto ai saldi invernali 2023.
Dario Domenichini, presidente di Confesercenti Reggio: C’è la concorrenza sleale dell’online, ad esempio in Emilia Romagna c’è il divieto di fare sconti 30 giorni prima dei saldi, ma vale solo per i negozi”. E poi c’è il tema del cambiamento climatico: tra le proposte avanzate al Governo, quella di modificare durata e inizio dei saldi. Mantenerli a inizio gennaio è ormai illogico secondo le associazioni. “Non si portano ancora i cappotti e già li devi vendere scontati – ha aggiunto Domenichini – Per noi il mese da dedicare ai saldi è febbraio”.
Di dati ce ne sono anche altri: il 30% dei commercianti ha dichiarato un andamento nelle vendite parificabile a quello di un anno fa, il 15% invece ha registrato un aumento. Si tratta molto spesso di esercenti che sono riusciti ad attivare un canale online di vendita. Se infatti si può cercare di contrastare la concorrenza sleale, certamente non si può arrestare il processo degli acquisti sul web. I negozianti associati a Confesercenti stanno pensando di adeguarsi riunendosi in piccoli consorzi. “Consorzi ‘di via’ o di prodotto per rendere sostenibile il fatto di avere una persona che si occupi di quello”.
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