REGGIO EMILIA – Sessanta tappe in quasi quattro anni di tour, interrotto più volte a causa della pandemia. Ora, l’ultimo spettacolo dell’artista reggiano Max Collini arriva alla sua serata finale. “Hai paura della fine dell’indie” è infatti in programma sabato sera in un teatro Cavallerizza già sold out.
“Questo gennaio festeggio i miei 20 anni di carriera – ha detto l’artista a Tg Reggio – Il mio gruppo principale, che sono gli Offlaga Disco Pax, purtroppo si è sciolto perché uno di noi tre non è più tra noi, quindi ho cominciato un percorso diverso: sono più di quattro anni che faccio un percorso teatrale. Mi sono reinventato: non credevo di avere queste caratteristiche ma in realtà il tour ha funzionato. Sto facendo una esperienza nuova, divertente e anche più leggera, a differenza di altre cose che ho fatto”.
Un’esperienza nuova e più leggera – dice Collini – rispetto a quello che è stato il mio percorso tradizionale: “Penso che questi spettacoli non li abbandonerò, ma mi piacerebbe anche fare un disco nuovo con il mio progetto nuovo ‘Spartiti’ insieme a Jukka Reverberi”. E il chitarrista dei Giardini di Mirò sarà sabato sera alla Cavallerizza, insieme a Collini e a Daniele Carretti degli Offlaga. E poi Lodo Guenzi dello Stato Sociale, il poeta torinese Guido Catalano e l’artista romana Whitemary.
Cuore dello spettacolo i testi di canzoni contemporanee, di artisti anche nuovi, recitati senza musica: “A volte sono testi talmente belli che riescono a reggere anche da soli, anche recitati, anzi rievocano altre cose senza la musica. Altri sono talmente brutti che quando togli tutto e resta solo il testo è come dire: ‘Il re è nudo’. Può capitare per un certo tipo di pubblico, che ha gusti più alti, che non riconosca questo tipo di brani. O può capitare che non li conosca perché nel frattempo è diventato vecchio”.
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