NOVELLARA (Reggio Emilia) – Ieri, nella giornata mondiale dell’acqua, Sabar ha inaugurato un nuovo impianto per il trattamento dell’acqua di dilavamento dei rifiuti. Un progetto innovativo.
Da un liquido pieno di impurità che deve essere spostato e trattato nei depuratori ad acqua pulita e controllata da restituire direttamente all’agricoltura in questa stessa zona. E’ il passaggio possibile grazie al nuovo impianto di trattamento del percolato da discarica che Sabar ha realizzato nella sua sede di via Levata a Novellara, un’altra azione importante di risposta alla siccità ormai cronica. Alla base il trattamento del percolato, il fluido che nasce dall’infiltrazione dell’acqua attraverso i rifiuti o dalla loro decomposizione.
Marco Boselli, direttore di Sabar: “Fino ad alcuni mesi fa il percolato andava a depuratori e veniva trasportato con le cisterne, con due viaggi al giorno, verso altri impianti da Reggio a Parma, a Casalmaggiore. Oggi, andiamo a depurare il 68% dell’acqua: è un’acqua pulitissima che può essere scaricata in acque superficiali. Togliamo 330 viaggi all’anno di cisterne e restituiamo acqua al terreno”.
Ogni anno da 15 mila metri cubi di percolato è possibile ottenere 10mila metri cubi di acqua pulita. Ed evitando i trasporti, si riduce l’emissione di anidride carbonica di 17 tonnellate annue. L’energia elettrica necessaria per la lavorazione è totalmente autoprodotta dagli impianti fotovoltaico e di cogenerazione a biogas. “E’ un luogo in cui si continua, attraverso la ricerca, la sperimentazione e gli investimenti, a ridurre il più possibile l’impatto della produzione dei rifiuti – le parole di Elena Carletti, sindaco di Novellara – La storia di Sabar dimostra che non dobbiamo temere la gestione dei rifiuti, ma investire moltissimo perché la gestione sia sempre più virtuosa”.
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