RUBIERA (Reggio Emilia) – Le teste quadre dei reggiani dipinte in un murale da Simone Ferrarini, noto pittore di street art. La tela è la vasta parete di un edificio della zona sportiva di Rubiera, che già in passato è servito da sipario ad altri artisti di strada. Da quasi quattro secoli si fanno battute sulle teste quadre e Rubiera, terra di frontiera coi vicini modenesi, ha voluto celebrarle.
“E’ un racconto che nasce da una leggenda scritta da Alessandro Tassoni – ha detto Ferrarini – Nel milleseicento narrò questo evento”. Un ironico evento di fantasia, ideato dall’autore della “Secchia rapita” secondo il quale il dio Marte, intervenuto nelle vesti del condottiero Scalandrone da Bismanta per liberare i reggiani fatti prigionieri dai modenesi nel castello di Rubiera, per punizione, man mano che uscivano dal fortilizio, con la sua lancia li colpiva sulla testa, riducendola a forma quadrata. Ma le teste quadre si sono prese la rivincita sul poeta loro creatore, rappresentato da questo gigante steso a terra.
“E’ una sfida persa dai modenesi – ha aggiunto Ferrarini – perché quella che era una presa in giro è appunto diventata un motivo di orgoglio”. L’appuntamento allo stadio “Braglia” di Modena, sabato prossimo, per il derby fra le squadre delle due sponde del Secchia, è un motivo in più per sorridere sulle teste quadre. “Sì, questo è fatto anche in vista della partita, dove la partita è una delle tante cose, dal gnocco fritto all’aceto, ai cappelletti e tortelli, che ci permette di creare queste rivalità dove l’ironia è la creatività sono poi l’elemento fondamentale”.
Gian Piero Del Monte
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