RUBIERA (Reggio Emilia) – Al cappelletto, piatto di eccellenza in tutto il territorio reggiano, è stata dedicata una rotonda a Rubiera, sul confine con il cugino modenese che prende il nome di tortellino. Il cappelletto non manca mai sulla tavola nei giorni di festa.
Spiega Danilo Morini, dell’associazione del cappelletto reggiano: “Chi arriva e passa il ponte vede un cappelletto e capisce di essere in terra reggiana, quindi questo è un valore altamente simbolico. Fèr i caplèt vuol dire fare festa, una rotonda che ha un cappelletto ricorda la festa e i nostri momenti di gioia”.
Per il sindaco Emanuele Cavallaro, “siamo proprio sulla linea di confine fra il cappelletto e il tortellino, per intenderci. Diciamo che abbiamo pensato di creare un abbraccio, di lanciare un messaggio di benvenuto a chi arriva in territorio reggiano con quello che è uno dei simboli dello stare insieme e dell’ospitalità”.
Sponsor dell’iniziativa lanciata dall’Amministrazione comunale di Rubiera è stata la vicina ditta Molini Industriali, i cui silos contengono il preziosissimo grano. Il progetto, affidato all’architetto Edoardo Ranuzzini, è stato realizzato con una stampa 3d, sulla base di un modello digitalizzato del cappelletto.
Afferma Ivano Vacondio, titolare di Molini Industriali: “L’incremento del turismo nel nostro paese viene anche e soprattutto da un modo di fare il cibo e da quella biodiversità che abbiano noi, che sta aiutando il paese a crescere e a fare ricchezza. A Rubiera abbiamo una cosa incredibile: due ristoranti stellati”.
Gli chef dei due ristoranti stellati, lo storico locale Arnaldo, e il più recente Osteria del Viandante collocato nell’antico Forte, hanno partecipato all’inaugurazione. Il cappelletto è un piatto comune a entrambi i menu, che pure offrono meravigliose diversità.
Gian Piero Del Monte
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