RUBIERA (Reggio Emilia) – Contro i tempi lunghi di Autostrade per l’Italia nell’installazione delle barriere anti-rumore a tutela dei residenti nelle frazioni di Fontana e S. Faustino interviene anche il sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro. Il primo cittadino annuncia il ricorso a uno studio legale di Firenze, specialista della materia, per fare pressioni sulla società autostradale.
“Stiamo approfittando di alcuni esperti che ci seguono anche su altre partite per avere le indicazioni giuste sul da farsi anche in questo caso”, spiega il primo cittadino. Spa Autostrade aveva finalmente presentato due anni fa un piano definitivo di costruzione di barriere fono-assorbenti nei territori di Rubiera, San Martino in Rio, Correggio e Reggio Emilia, per un ammontare di 10 milioni di euro. Ma ha rinviato la sua attuazione al 2021, poi al 2022 e infine all’ultimo trimestre del 2023.
“E’ un progetto che è già stato approvato che tutti gli enti interessati hanno giudicato giusto, corretto – sottolinea Cavallaro – Perché allora c’è bisogno di tutto questo tempo per realizzarlo? E’ una cosa oggettivamente intollerabile. Scriviamo periodicamente per chiedere spiegazioni sui ritardi. Il paradosso è che tutti danno ragione ai cittadini, ma chi deve fare non fa”.
Per i residenti a lato dell’autostrada il frastuono del traffico sta diventando un rischio per la salute. “Non è un problema di fastidio – precisa il sindaco -, il problema è che la gente di notte deve poter dormire. Fontana era lì da molto prima dell’autostrada. Se uno si affaccia sul cavalcavia di Fontana e conta le macchine che passano, ogni macchina vale almeno un euro e credo che la società Autostrade abbia i soldi per risolvere questo problema”.
Gian Piero Del Monte
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