RUBIERA (Reggio Emilia) – Da mobilificio a rifugio per sbandati e senza tetto. E ora parzialmente distrutto da un incendio. Il capannone giallo che un tempo ospitava Giorgi Casa, tra la via Emilia Ovest e via Rocco Chinnici a Rubiera, è in mano al tribunale dopo il fallimento della SA.GI. Immobiliare srl di Rimini, proprietaria dello stabile. Ma nella notte appena trascorsa un rogo lo ha danneggiato seriamente. Ad accorgersi del fumo e delle fiamme, poco prima delle 23, un residente di via Torino, che si trova a pochi passi dal capannone. Immediata la segnalazione ai vigili del fuoco, che hanno richiesto l’intervento dei carabinieri. I pompieri sono intervenuti con quattro squadre, da Reggio e Modena, perché l’incendio era esteso. Un denso fumo usciva dalle porte appena i vigili sono riusciti ad entrare. L’intervento si è concluso soltanto intorno alle 3. Al momento del rogo nessuno si trovava all’interno, ma sono state trovate suppellettili che fanno pensare a un giaciglio. Nei mesi scorsi l’amministrazione era venuta a conoscenza di occupazioni abusive, tanto che il 27 ottobre il sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, aveva emesso un’ordinanza imponendo alla proprietà – entro 30 giorni – la messa in sicurezza dello stabile, con un intervento idoneo a impedire nuove occupazioni. La proprietà aveva incaricato una ditta di sorveglianza privata e messo lucchetti su ogni porta, ma questo evidentemente non è bastato.

La foto pubblicata su Facebook dal sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro
“Voglio ringraziare i vigili del fuoco intervenuti stanotte, un intervento non facile ma la sicurezza alle proprietà vicine è stata garantita – le parole del sindaco Emanuele Cavallaro – appena arriveranno comunicazioni ufficiali faremo la nostra parte, come abbiamo fatto in precedenza in termini di ordinanze per garantire la sicurezza di quell’edificio. L’auspicio è che questo fabbricato possa uscire presto dalle procedure fallimentari che durano ormai da anni e anni, per ritrovare nuova vita come sta succedendo ad altri stabili poco lontano”.
I carabinieri e i vigili del fuoco dovranno ora accertare la causa del rogo, se si è trattato di un evento accidentale o un gesto doloso. I danni sono in corso di quantificazione, le fiamme hanno distrutto gran parte dei controsoffitti dello stabile.
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