RUBIERA (Reggio Emilia) – Giglio Mazzi, 96 anni compiuti, continua a raccontare le sue esperienze di combattente per la libertà agli alunni delle scuole. Il partigiano “Alì” ha incontrato i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo di Rubiera. L’appuntamento si è svolto al teatro Herberia in vista delle celebrazioni del 25 Aprile, su iniziativa dell’Anpi di Rubiera e con la collaborazione del Comune. E’ stato un incontro ad alta intensità emotiva.
“La guerriglia in pianura era così – le sue parole – in pieno giorno sparavi, attaccavi e sfuggivi, quindi era difficile capire se avevi colpito qualcuno e se era morto”. Infinite le domande dei ragazzi dalla platea. Cosa si provava a sparare ai nemici? Aveva avuto paura? Dove si rifugiavano i partigiani dopo le loro azioni? Chi erano le staffette? E via di seguito. Giglio, che fu gravemente ferito in un’azione partigiana, ha ricordato quanto la guerra sia brutta, ma anche come il suo impegno fosse per liberare l’Italia da una dittatura. Una bella lezione sulle ragioni dell’antifascismo. A decine, alla fine, si sono affollati per salutarlo e stringergli la mano.
Gian Piero Del Monte
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