RUBIERA (Reggio Emilia) – Volontari della Protezione civile in addestramento a Rubiera per sperimentare un nuovo dispositivo che rende più agevole l’utilizzo di argini mobili in funzione anti-alluvione. L’enorme serpentone, alto un’ottantina di centimetri, in segmenti di 200 metri l’uno, può arrivare fino alla lunghezza di un chilometro. E alla fine deve essere riavvolto.
“E’ stato testato l’arrotolatore acquistato appunto dal Comune, funzionale all’arrotolamento della barriera anti-allagamento no flood acquistata alcuni anni fa con finanziamento dell’Agenzia regionale. L’investimento del Comune per acquistare questo avvolgitore si è reso necessario a seguito di quello che avevamo rilevato nell’esercitazione del 2022. La fase del ripiegamento di questa barriera è difficoltosa senza una attrezzatura ad hoc”, spiega Cristiano Ceccato dell’Agenzia regionale della Protezione Civile.
Il serpentone in caso di emergenza alluvione può essere riempito d’acqua e si trasforma in poco tempo in un argine che va a sostituire la posa di centinaia e centinaia di sacchetti di sabbia. Il ripiegamento, una volta finita la sua funzione, è molto più facile se effettuato con un potente argano a trazione orizzontale, al posto delle sole braccia dei volontari della protezione civile.
“Nell’occasione si è proceduto anche alla sostituzione di un modulo di 200 metri di questa barriera, che era stata danneggiata durante l’alluvione di maggio 2023 a Ravenna. Il dispositivo era stato posto a protezione del data center di Lepida. Un automobilista aveva inavvertitamente danneggiato questo tubo”.
Alle prove di avvolgimento della barriera ha assistito anche un inviato dalla ditta danese produttrice dell’impianto. Conclusa l’esercitazione si è detto soddisfatto il responsabile dell’ufficio settore territorio del Comune di Rubiera, Giuseppe Ponz De Leon Pisani: “Ha funzionato tutto, tutti i materiali che abbiamo acquistato, sia i ricambi sia il nuovo arrotolatore, li abbiamo messi alla prova e hanno funzionato”.
Gian Piero Del Monte
Reggio Emilia Rubiera Protezione Civile esercitazione alluvione argine mobile