RUBIERA (Reggio Emilia) – “Molti di voi sono già a conoscenza di questa notizia: l’Esagono chiude. Io non cambio mestiere, mi trasferisco in uno studio più piccolo a Correggio, benché con tutte le stesse attrezzature che ho all’esagono, mixer incluso. E’ una decisione dolorosa ma obbligata e forse tardiva, dopo il Covid non ci siamo più ripresi, la musica cambia e diventa sempre più creata al computer”.
Con queste righe, in un post di Instagram, Stefano Riccò annuncia la chiusura dello studio di registrazione di Rubiera. Fondato e voluto da Don Lumetti come luogo di accoglienza, era stato realizzato in un vecchio casello. Il banco mixer arrivava direttamente dallo studio di registrazione dei Beatles di Abbey Road a Londra. Aperto nel 1991, all’Esagono sono stati registrati album di tanti artisti, da Ivano Fossati a Claudio Baglioni, dagli Stadio ai Timoria e poi “Buon compleanno Elvis” di Luciano Ligabue. Con l’ex batterista Robby Pellati eravamo andati lì nel 2015 per la nostra trasmissione ‘Tutti al Campovolo’.
Chiuso dal 2011 lo studio di registrazione aveva riaperto il 18 giugno 2017 con la gestione di Stefano Riccò. In questi anni hanno registrato all’Esagono i loro brani Biagio Antonacci, Vinicio Capossela, Tananai, gli Extraliscio e molti altri. Riccò, tecnico di studio di lunga esperienza che ha iniziato la sua carriera nel 2005 presso lo Zoo Studio di Luciano Ligabue, ora torna a Correggio in uno studio più piccolo, con meno spese di gestione. In questo mese il trasloco, poi a novembre la ripresa dell’attività. La Fondazione Nefesh, proprietaria degli immobli, forse troverà agli spazi nuove funzioni. Certo la chiusura dell’Esagono, per gli amanti della musica, non è una buona notizia.