RUBIERA – “In questi giorni ho scritto ad Aipo, ponendo 10 domande che sono quelle che in questi giorni mi hanno fatto tanti concittadini, che sono addolorati come tutti nel vedere questo imponente lavoro di disboscamento che è stato fatto nell’alveo del Secchia, tutti siamo dispiaciuti nel vedere questi alberi spariti ma tutti abbiamo anche la consapevolezza di quanto sia fondamentale garantire la sicurezza idraulica – ha detto Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera – Queste domande chiedono se i lavori si stanno svolgendo secondo le autorizzazioni ricevute, se era necessario tagliare tutti questi alberi, se ne sono stati tagliati troppi ma chiedono anche di spiegare meglio tutto il progetto”.
Dopo l’imponente disboscamento messo in campo nel territorio di Rubiera per preparare gli argini del Secchia all’innalzamento la riserva naturale della cassa d’espansione del Secchia è sicuramente più povera. La Regione Emilia Romagna e l’ente di tutela Parchi Emilia Centrale stanno vigilando sull’operato di Aipo, che ha previsto comunque compensazioni. “Nei prossimi giorni, sul fiume, inizieranno delle attività di rilievo degli enti deputati al controllo, in particolare l’Ente Parchi Emilia Centrale che si occupa della tutela di quest’area, proprio per verificare che le autorizzazioni rilasciate siano state rispettate, se è stato tagliato qualcosa di troppo andrà ripiantato, è ovvio che ci vorranno anni per avere di nuovo un bosco ma è anche ovvio che la sicurezza viene prima di tutto”.
Il sindaco di Rubiera Cavallaro chiede che gli impegni previsti nel progetto per rimettere in equilibrio le cose siano mantenuti, in tempi brevi. “E’ necessario il riequilibrio ecologico e quello che noi chiediamo è quand’è che iniziate a fare lavori di questo tipo? Che non sono utili per la sicurezza idraulica ma lo sono per l’ecologia”.
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