RUBIERA (Reggio Emilia) – In ogni scatola ci sono “il mouse, i fili, la chiavetta…”. Sì, c’è tutto, compresa un’enorme dose di impegno, da parte dell’associazione carabinieri di Rubiera, dell’amministrazione comunale, della Regione.
Un’altra bella storia di collaborazione e solidarietà nata in epoca Covid nella nostra provincia. E le pagine di una storia sono tante. Quella finale è in queste immagini: l’arrivo di 100 computer messi a disposizione dell’istituto comprensivo di Rubiera, pc che saranno utili come l’aria a bimbi e ragazzi di elementari e medie che non hanno le tecnologie indispensabili per la didattica a distanza e che verranno consegnati alle famiglie su appuntamento.
La prima di queste pagine è stata l’iniziativa dell’Emilia Romagna, che mesi fa aveva messo a disposizione dei Comuni, tramite Lepida, computer “rottamati” da enti vari ma ancora utilizzabili, dopo, però, una bella rigenerazione. Il sindaco Emanuele Cavallaro ne ha prenotati un po’, sperando che non servissero, e siamo arrivati a qui, al punto in cui invece servono eccome, purtroppo, e alla pagina centrale della storia: i membri dell’associazione carabinieri hanno rimesso a nuovo 30 di quei 100 pc.
Mimmo Morgese, Alfio Testa e i loro colleghi sono stati come nonni in divisa per ragazzi che nemmeno conoscono, ma che hanno a cuore e si sono di nuovo messi a servizio, come carabinieri, della comunità.
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