REGGIO EMILIA – Dopo aver compiuto un furto, sono saliti a bordo di un taxi da cui sono scesi a fine corsa, scappando senza pagare i 40 euro della corsa.
Dopo la denuncia sporta dal tassista, i carabinieri si sono messi sulle tracce dei ladri, rintracciandoli e recuperando anche la refurtiva di cui i due avevano cercato di disfarsi durante la fuga. I malviventi sono 16enni residenti in città e denunciati per ricettazione al Tribunale dei Minori di Bologna.
Stando a quanto ricostruito dai militari, i due si trovavano a Vezzano e hanno chiamato un taxi; giunti a destinazione, non avendo i 40 euro hanno stabilito un accordo con il tassista: uno dei due sarebbe andato a casa a prendere il contante mentre l’altro avrebbe atteso in auto. Quando il primo si è allontanato, l’amico è però fuggito riuscendo a dileguarsi sebbene inseguito dal tassista. Durante la fuga, ha gettato a terra la valigetta in suo possesso che, poi recuperata, conteneva una smerigliatrice professionale.
Fermato poco dopo, grazie a lui i militari sono subito giunti all’amico, scoprendo che pure lui si era disfatto di altri attrezzi da lavoro (avvitatore professionale con carica batteria, batterie di scorta, un alimentatore, una presa elettrica multipla bombolette spray, barattoli di vetro con smalti acrilici e alcune mascherine protettive FFP2).
Condotti in caserma, sono stati denunciati, sanzionati per la violazione delle norme anti-Covid 19 in relazione allo spostamento senza validi motivi e quindi riaffidati ai genitori, che hanno saldato il debito nei confronti del tassista. Le indagini proseguono per accertare la provenienza dell’attrezzatura sequestrata; le prime ipotesi investigative potrebbero ricondurre al garage dell’abitazione di un artigiano, probabilmente residente a Vezzano. E’ per questo che l’Arma reggiana lancia un appello a chiunque si sia accorto di essere stato derubato a sporgere denuncia.











