REGGIO EMILIA – “Noi cerchiamo notizie, tracce, bulloni dell’R60, la ‘vacca di ferro’. Siamo un gruppo di appassionati della figura del trattore, anche mitica che racchiude molti significati. Poi l’R60 assume storicamente un valore incredibile: simbolico, umano, politico. E’ un simbolo del territorio”.
Da mesi Patrizio Roversi sta battendo il territorio con l’obiettivo di realizzare un documentario sulla storia delle R60, il trattore costruito durante lo sciopero delle Reggiane tra il 1950 e il 1951. “Una storia – ha detto il noto giornalista e conduttore dallo studio di Buongiorno Reggio – che parla di pace e di diritti, emblematica e attualissima. “Pensa a quanti rapporti con oggi che ci sono con questa storia: le Reggiane costruivano armi, aerei da combattimento. Volevano smettere di costruire le armi e ricominciare a costruire cose civili: avevano cominciato costruendo i treni e volevano continuare a costruire trattori e macchinari per l’agricoltura”.’
Roversi era a Reggio anche a luglio per la commemorazione dell’eccidio delle Reggiane del 1943, luogo identitario per il nostro territorio. “Dopo la fine delle Reggiane c’è stato un sapere che si è sparso per il territorio. Se adesso Reggio è all’avanguardia per la meccatronica è perché c’è alle spalle la tradizione delle Reggiane, che continua”.
Chi ha materiali o informazioni sull’R60 può scrivere alla mail info@italiaslowtour.com
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