NOVELLARA (Reggio Emilia) – “Il paese si sta riprendendo bene, dobbiamo insistere fino in fondo nel comportarci secondo le regole, io penso che ce la faremo”.
Vede un futuro roseo per l’Italia il professor Romano Prodi, tornato a Novellara per partecipare alla presentazione del libro di Vittorio Ariosi, giornalista e autore di numerose pubblicazioni, scomparso nel gennaio del 2019. “Emigrazioni e immigrazioni”, pubblicato postumo, racconta la storia dell’immigrazione nella Bassa. L’ex premier ed ex presidente della commissione europea ne ha curato la prefazione. L’incontro al teatro della Rocca, davanti ai rappresentanti delle diverse comunità che animano Novellara, è stato anche l’occasione per riflettere sull’attualità. “Il green pass ha dato buoni frutti, vediamo che quelli che non hanno adottato le stesse regole stanno molto peggio, in questi giorni non solo la Gran Bretagna ha dei problemi, anche la Francia e la Spagna hanno molti più problemi di noi, la Spagna ha fatto le vaccinazioni come noi, ma non adottando le nostre stesse misure si trova in difficoltà”.
Il sindaco Elena Carletti ha annunciato che il museo della civiltà contadina sarà intitolato a Vittorio Ariosi. Romano Prodi ha poi fatto visita al tempio Sikh di Novellara, che lui stesso aveva inaugurato 21 anni fa e da dove ha lanciato il suo messaggio di speranza: “Se noi riusciamo, e ne abbiamo ancora per pochi mesi, a comportarci in questo modo siamo i primi a uscire dalla pandemia, se questo avviene possiamo diventare la meta turistica più sicura”.
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