REGGIO EMILIA – A dieci giorni dalla comunicazione del Governo che segnalava difficoltà nella liquidità necessaria a trasferire integralmente la prima rata del Fondo di Solidarietà Comunale 2025, i sindaci dei Comuni della provincia di Reggio esprimono seria preoccupazione per la persistenza del problema e per la fragilità delle risposte fornite.
Nonostante la nota diffusa ieri dal Ministero dell’Interno, che dichiara che “le risorse sono state regolarmente trasferite”, i dati concreti mostrano che a oggi i Comuni non hanno ancora ricevuto per intero quanto spettante. Le cifre rese pubbliche dallo stesso Ministero confermano che il trasferimento si è fermato al 64,32% rispetto al 66% del totale previsto – stiamo parlando della prima rata – con un residuo pari a circa 71 milioni di euro a livello nazionale ancora da liquidare. Alcuni comuni reggiani devono ancora ricevere, per questa “mancanza di liquidità” da parte dello Stato, 40-50mila euro.
“È evidente che, al di là delle rassicurazioni formali, i Comuni si trovano ad affrontare una situazione di incertezza finanziaria che può compromettere la continuità di servizi essenziali alla cittadinanza”, dichiarano i sindaci reggiani.
Si tratta di un fatto senza precedenti, che merita riflessione e attenzione istituzionale. Il Fondo di Solidarietà Comunale è lo strumento che consente agli enti locali di garantire la piena erogazione di servizi pubblici fondamentali: dall’assistenza sociale alla scuola, dalla sicurezza urbana alla manutenzione del territorio. Tra l’altro, è finanziato dai comuni stessi, costretti a versare allo Stato 2,5 miliardi di IMU – quella dei fabbricati produttivi – per finanziare questo fondo.
I sindaci chiedono:
1. Che venga completato in tempi certi e brevissimi il trasferimento integrale delle risorse spettanti.
2. Che sia istituito un confronto stabile tra Governo e rappresentanze degli enti locali, per prevenire futuri ritardi, per un non più rinviabile confronto sulle competenze degli enti locali, sul principio dell’autonomia, sul federalismo fiscale
3. Che il Ministero dell’Economia e delle Finanze fornisca un quadro trasparente e aggiornato sulla situazione della finanza pubblica, a tutela del principio di leale collaborazione tra istituzioni.
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