REGGIO EMILIA – Ginevra Gamberini è stata bruciata dalla Santa Inquisizione nel dicembre del 1603. Accusata di magia e stregoneria dal cognato, dopo la morte del marito, da cui aveva avuto una bambina, fu condannata al rogo. La sua storia, scovata tra i documenti dell’Archivio di Stato di Modena, è stata raccontata nel cortometraggio del regista Arturo Cannistrà presentato al Teatro Valli. ‘Ginevra’ è l’esito del progetto della Luc, la Libera Università del Crostolo, incentrato su una proposta di danza per persone ultrasessantenni che hanno animato per qualche mese il Castello di Bianello a Quattro Castella facendo uscire dalle impolverate pagine degli archivi, la tragica storia di una donna obbligata a vivere nell’oscurità e uccisa dall’ottusità dell’uomo.
Guarda il video con le interviste:
- Arturo Cannistrà, regista
- Sara Uboldi, autrice
- Grazia Raffaelli, interprete
- Danilo Morini, assessore alla Cultura di Quattro Castella
- Andrea Pulvirenti, presidente Luc