REGGIO EMILIA – Costruire un Rover e gareggiare alla European Rover Challenge, competizione mondiale tra università che si tiene ogni anno in Polonia: è l’obiettivo di Project Red, progetto che coinvolge gli studenti del dipartimento di scienze e metodi dell’ingegneria dell’università di Reggio. Si parte dalla progettazione del veicolo robotizzato che, come tutti i Rover utilizzati nelle missioni spaziali, deve essere in grado di esplorare un’area senza la presenza dell’uomo e poi si passa alla sua realizzazione. Per due anni Reggio è stata selezionata e inserita tra le 25 squadre ammesse a partecipare alla competizione in Polonia, dove si gareggia su un terreno che, tra dune, sassi e avvallamenti, ricrea fedelmente la superficie di Marte.
“La competizione si tiene su questo terreno, su vere e proprie missioni dell’agenzia spaziale europea – ha detto a Buongiorno Reggio Jacopo Zanchetta, ingegnere meccatronico e team leader – Abbiamo missioni come quella richiesta ad un rover che è davvero su Marte, raggiungere una determinata location nel terreno, prendere una provetta. Abbiamo un braccio robotico e diverse strumentazioni per interagire con l’ambiente”.
Nel 2022 il team reggiano si è classificato 16°, lo scorso anno è salito al nono posto e si è classificato terzo nella sfida che prevedeva la guida da remoto di un robot uguale per tutte le squadre. Anche quest’anno i ragazzi si stanno preparando ad affrontare tra gli altri tedeschi, svizzeri e giapponesi oltre ai polacchi padroni di casa. Le competenze richieste, che vanno dalla meccanica alle telecomunicazioni, sono interessanti per le aziende del territorio che sostengono l’iniziativa.
“Il primo interesse delle aziende è avere contatti di nostri ingegneri validi che hanno già lavorato in un team e sanno che cosa vuole dire rapportarsi con le persone e lavorare insieme. Al momento c’è più richiesta dalle aziende rispetto a quelle che si laureano da noi, sono sempre a caccia di talenti – ha detto il prof. Andrea Spaggiari, docente di Progettazione meccanica di Unimore – Poi alcuni temi specifici, come la navigazione autonoma o in generale i sistemi autonomi sono sempre più presenti nelle aziende: una volta c’erano i muletti guidati dalle persone adesso ci sono i carrelli a guida autonoma o un braccio robotico”.
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