CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “E’ questo l’aspetto più pericoloso e subdolo: all’inizio una relazione malevola parte in maniera strepitosa, abbagliante, meravigliosa – ha spiegato la criminologa Roberta Bruzzone al pubblico del Teatro De Andrè -. Ti senti benissimo, l’altro riesce a farti specchiare in una sorta di specchio potenziato, tutto è meraviglioso, anche tu ti senti più forte, più bella, più adeguata, più invincibile. Questo aspetto crea una serie di meccanismi neurobiologici potentissimi, basati sull’iperproduzione di certi neurotrasmettitori, tra cui la dopamina, che portano la persona molto velocemente a sviluppare una dipendenza da quella condizione. Il manipolatore questo lo sa: prima di cominciare a divorarti, in realtà ti nutre, in modo quasi esponenziale’.
La serata “Quando l’amore diventa una trappola” è stata organizzata dal comune di Casalgrande e dalla Pro loco di Casalgrande. “Quello dei femminicidi è un tema molto sentito, sul quale bisogna prestare molta attenzione, accendere fari giganteschi” ha detto il sindaco Giuseppe Daviddi. “E’ un lavoro di sensibilizzazione che abbiamo cominciato nel 2020 con diverse attività sul territorio” ha detto il presidente della Pro loco Massimo Villano.
Una battaglia che passa attraverso una sfida culturale che permetta alle donne di affrancarsi dal loro ruolo di angelo del focolare ha detto la professionista, elencando alcuni dei casi di cronaca che ha seguito. Dall’uccisione di Giulia Cecchettin al femminicidio a Reggio di Juana Cecilia Loayza, uccisa quattro anni fa dall’uomo con cui aveva avuto una relazione, che aveva denunciato e a cui era stata inflitta una condanna per stalking: “Per questo tipo di uomini una donna che decide di andarsene e di riprendere in mano la sua vita diventa una sorta di lesione narcisistica pubblica, una sorta di sfida alla loro integrità di maschio – ha detto la dottoressa Bruzzone -. E’ auspicabile che chi opera in ambito giudiziario, venga formato a conoscere questo tipo di meccanismi, perchè ancora oggi sono troppo spesso sottovalutati”.
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