BRESCELLO (Reggio Emilia) – La stazione, l’argine, il Po. Fecero da set per l’iconica scena di un film della saga guareschiana di 70 anni fa in cui Don Camillo e Peppone si rincorrono in bicicletta nella loro eterna contrapposizione collocata nell’immediato dopoguerra e rimasta però ben viva nell’immaginario collettivo. Biciclettata che rivivrà domenica 12 ottobre, aperta a tutti, in quell’angolo del “Mondo Piccolo” che collega Boretto a Brescello e per la prima volta farà dialogare sulla serie cinematografica i due Comuni della Bassa reggiana. Se n’è parlato in uno degli incontri culturali di “Un Po di settembre”, manifestazione tenutasi nell’ultimo finesettimana a Boretto proprio a ridosso del Grande Fiume, indubbio protagonista naturale dei film ispirati dai racconti di Giovannino Guareschi.
Intervistato dal vicesindaco Andrea Vaccari, sul ruolo-chiave cinematografico del Po si è soffermato il giornalista-ricercatore Andrea Setti che da tempo si occupa dei film magistralmente interpretati da Fernandel e Gino Cervi a partire dagli anni Cinquanta: “I film sono stati girati a Brescello, ma alcune delle scene che tutti ricordiamo sono state girate a Boretto, come la processione di Don Camillo. A Brescello il Po è una idea più che una realtà, il fiume dei brescellesi è l’Enza”.
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