MODENA – Il corpo di Yahya Hkimi è stato ritrovato. Una delle squadre dello staff fluviale dei vigili del fuoco che da giorni perlustravano in gommone il corso del Secchia ha individuato il giovane a meno di un chilometro più a valle dal punto in cui si era tuffato a Marzaglia Vecchia. Il fiume ha dunque restituito il corpo del 18enne disperso da mercoledì pomeriggio, quando si era tuffato nell’acqua senza riuscire a riemergere. La corrente l’ha trascinato più a valle ed è riaffiorato in un tratto del fiume tra Marzaglia e Cittanova, poco prima dello scalo merci in un punto in cui il corso d’acqua, particolarmente largo in quel tratto, fa una curva. Era in due metri d’acqua contro la sponda, poco prima di un grande manufatto in cemento. Cinque giorni di ricerche senza sosta con elicotteri, droni, squadre a terra e in acqua, sommozzatori e gommoni. La speranza di trovare il giovane ancora in vita è sfumata poche ore dopo l’inizio delle ricerche, scattate immediatamente quando l’amico che era con lui mercoledì pomeriggio ha dato l’allarme, non vedendolo riemergere dal fiume. Lo stava filmando con il telefonino mentre faceva il bagno ma l’ha visto scomparire nell’acqua sotto i suoi occhi. Dopo l’avvistamento dei vigili del fuoco è stato predisposto il recupero del corpo del ragazzo trasportato sulla riva più vicina. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, è arrivata anche la polizia che ha accompagnato i medici legali per le procedure di rito. Yahya, diciotto anni, era uno studente del Cattaneo, avrebbe dovuto affrontare a breve l’esame di maturità. Mercoledì pomeriggio ha deciso di passare qualche ora al fiume con un amico; sapeva nuotare ma lì il fiume è troppo pericoloso, il Secchia l’ha inghiottito per restituirlo soltanto oggi. Yahya lascia i genitori e un fratello più piccolo, che per cinque giorni senza sosta hanno seguito con l’angoscia nel cuore le operazioni di ricerca.
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