VENTASSO (Reggio Emilia) – La foto scattata al bar del passo del Cerreto con il personale del soccorso alpino è la testimonianza di una storia che è tutta da raccontare: la signora al centro è Giuseppina Antonucci, 78 anni, di Serravezza, in provincia di Lucca, dispersa sulle montagne tra l’Emilia e la Toscana e sopravvissuta ad una notte di pioggia dopo aver trovato riparo in un anfratto, mangiando mirtilli e bevendo l’acqua che aveva con se.
Si sono dunque concluse con il lieto fine le ricerche che per tutta la giornata di giovedì hanno visto impegnate decine di uomini, tra vigili del fuoco e operatori del soccorso alpino; in campo le unità cinofile, in volo l’elicottero. L’attività è scattata alle 12,30 quando il figlio della donna ha dato l’allarme. I due stavano cercando funghi nei pressi del passo, quando si sono persi di vista. L’uomo ha cercato di mettersi in contatto con la madre: in un primo momento è riuscito a parlarle al telefono, poi è sopraggiunto il maltempo e non ha più ripreso la linea.
Secondo quanto ricostruito, una volta passata la pioggia la 78enne si è diretta verso il versante toscano salendo al Vallone dell’Inferno, tra i monti La Nuda e Gendarme. Era sera quando è ricominciato a piovere e Giuseppina si è riparata nella grotta dove poi ha passato la notte. Nella mattinata di venerdì si è rimessa in cammino. Nella località di Case Giannino, a circa 5 km di distanza dal Cerreto, ha raggiunto la strada principale dove un automobilista l’ha vista e l’ha accompagnata al passo Erano le otto e le ricerche stavano riprendendo. Visitata dal medico del soccorso alpino, la signora Antonucci è apparsa in buone condizioni, non è stato necessario portarla in ospedale per ulteriori accertamenti.