REGGIO EMILIA – Il mercato della casa è sempre più inaccessibile, anche a Reggio. Per ampie fasce sociali è impossibile non solo comprare, ma anche affittare un appartamento. “Sono gli autisti, gli infermieri, gli insegnanti, che fanno fatica a trovare una sistemazione dignitosa”, sottolinea Carlo Veneroni del Sunia.
Un affollato dibattito alla festa provinciale dell’Unità ha messo in luce il fatto che le distorsioni del mercato non si possono correggere senza un forte intervento pubblico, come ha spiegato l’assessore regionale alla casa Giovanni Paglia: “Stiamo per lanciare un piano straordinario per il recupero di almeno 3.500 alloggi pubblici nei prossimi 5 anni”.
Al confronto ha preso parte anche Federico Amico, alla sua prima uscita pubblica da presidente di Acer: “Come gestore del patrimonio pubblico, Acer è impegnata a mettere a terra i programmi della Regione”. “La nostra priorità è recuperare 400 alloggi da ristrutturare, ma anche 3.000 alloggi privati sfitti. E col Pug rilanceremo l’edilizia residenziale sociale senza consumare aree verdi ma attraverso il recupero”, ha aggiunto il vicesindaco Lanfranco De Franco.
Barbara Lepri ha sottolineato il ruolo delle cooperative di abitanti, come Betulla, Abicoop, Andria e Case Popolari di Mancasale e Coviolo: “Per noi è importante che si continui a promuovere le cooperative di abitanti”. Al dibattito anche Francesca Bedogni, presidente della conferenza Enti di Acer: “Una serata bella e partecipata. Il tema casa torna al centro dell’agenda”.
Reggio Emilia Festa dell'Unità emergenza casa