REGGIO EMILIA – Una piccola boccata d’ossigeno è in arrivo per i bar e i ristoranti provati dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Nella nostra provincia 1.258 attività avevano presentato domanda per i contributi messi a disposizione dalla Regione. Le richieste accettate sono state 1.245. Si tratta di imprese che nel complesso riceveranno 2.490.000 euro, per una media di duemila euro ognuna.
I numeri li ha comunicato la Camera di Commercio, che fa da braccio operativo nei versamenti. Tra i requisiti per riceverli c’è l’essere in regola dal punto di vista contributivo. Fra i pubblici esercizi reggiani che riceveranno il ristoro, una imprese su tre è insediata nel comune capoluogo. Il 48% degli esercizi ammessi ai ristori è poi dislocato nei restanti comuni.
Nell’89,7% dei casi (1.117 unità) si tratta di micro imprese, ovvero con un numero di addetti compreso fra 1 e 9, mentre 122 hanno da 10 a 49 addetti e 6 sono di media dimensione (50 addetti e oltre). Per quanto riguarda la forma giuridica, più di quattro imprese su dieci (555 attività) sono imprese individuali, il 38,4% (478) sono società di persone, 202 aziende sono società di capitale e 10 sono cooperative.