REGGIO EMILIA – In attesa di ricevere il via libera per la riapertura serale, i ristoranti ora cercano di sopravvivere con le aperture a pranzo. Ma la rinuncia al lavoro serale pesa sempre di più sui ristoratori, che confidano in un allentamento degli attuali divieti.
“E’ un danno economico importante – le parole di Davide Cocconi di Terme del Colesterolo – Abbiamo oneri da sostenere in ogni caso, nonostante la chiusura, e poi consideriamo anche che la città si sta svuotando completamente e questo rischia di portare la voglia di chiudere definitivamente”.
“Tenere aperto solo a mezzogiorno significa avere meno del 50% del fatturato – gli ha fatto eco Gianni Brancatelli di Cacio e Pepe – ma perlomeno ci permettere di tenere in standby la macchina. La cosa più devastante per noi è questo continuo apri e chiudi”.
“Si lavora a menù e non alla carta a mezzogiorno e quindi le entrate sono ridotte. Se arrivassimo al pareggio, andrebbe anche bene”, il parere di Maurizio Ruini della pizzeria Pegaso.
Reggio Emilia emergenza coronavirus covid-19 ristoratori responsabili ristoratori reggiani












