BORETTO (Reggio Emilia) – “Chiedo scusa al comune per questa scenata. Spero che non succeda mai più, perché ho altri scopi nella vita e non voglio andare in carcere per personaggi come questi”. A parlare è uno dei protagonisti della rissa avvenuta domenica sera in via Umberto I. Le immagini che circolano sul web e che anche noi vi abbiamo mostrato, lo immortalano mentre prende a pugni e calci in faccia un 27enne di origine brasiliana. In un secondo video, gli amici del giovane picchiato lo inseguono in auto tentando di investirlo.
Abbiamo raccolto la versione del 25enne moldavo. Operaio di professione, pugile amatoriale, il giovane ci racconta di avere dei precedenti penali. Accetta di farsi intervistare senza farsi riprendere in volto e senza rivelare la propria identità. Perché tanta violenza? “Io ero in piazza, seduto su una panchina, loro stavano al bar. Mi hanno visto e mi hanno chiesto di avvicinarmi: conoscevo uno dei due fratelli e mi fa: ‘Questo è il mio fratello, è appena uscito dal carcere’. Poi, si è avvicinato un ragazzino dicendo che in passato l’avevo picchiato e io ho spiegato che non era vero niente. Mentre parlavo, e non me lo aspettavo, mi è arrivata una bottiglia in testa e ho perso per un attimo anche i sensi”.
“Visto che ho avuto con la giustizia problemi in passato, non ho voluto reagire, però loro continuavano a tirare i pugni, non si fermavano e sono stato costretto a farlo. Ho reagito, ma non ho voluto continuare appunto perché ho avuto anch’io dei problemi con la giustizia e ho cercato di allontanarmi, loro sono saliti in macchina e mi hanno inseguito e investito”. Il giovane ha un tutore alla gamba sinistra, lesionata dopo l’urto con la vettura. Gianluca Vinci, parlamentare di Fratelli d’Italia e avvocato del moldavo, ha annunciato che chiederà agli inquirenti di valutare l’accusa di tentato omicidio nei confronti di coloro che lo hanno inseguito in auto nell’area cortiliva dell’oratorio.
“Hai avuto paura?” “Non pensavo alla paura, in quel momento pensavo a salvarmi – ha detto l’uomo – Non pensavo che avrebbero reagito così, poi davanti ai loro figli. Non è un comportamento da persone civili”. Il sindaco di Boretto, Andrea Codelupi, commentando la rissa aveva subito espresso la sua amarezza per l’accaduto, sottolineando che il giovane moldavo è un soggetto già conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti.
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