REGGIO EMILIA – Sono saliti a 12 i tifosi identificati dalla polizia per gli scontri avvenuti l’11 marzo scorso al termine della gara tra Lucchese e Reggiana, giocatasi in notturna.
Le indagini, condotte dalla digos di Lucca in collaborazione con quella di Reggio Emilia, anche grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza hanno permesso di identificare e denunciare per rissa aggravata in concorso, possesso e lancio di materiale pericoloso, petardi e fumogeni, altri 10 ultrà, 4 lucchesi e 6 reggiani, tra i 27 e i 50 anni.
Subito dopo i fatti erano stati bloccati due tifosi, venendo uno arrestato e l’altro denunciato. Tra i nuovi indagati, due dovranno tenersi lontani dagli stadi per due anni, uno per cinque e i restanti per otto anni. Secondo la ricostruzione della questura di Lucca, la sera dell’11 marzo, mentre la tifoseria ospite veniva scortata dallo stadio al casello autostradale, alcuni mezzi si erano improvvisamente fermati e dai veicoli erano scesi numerosi ultrà ospiti – alcuni col volto coperto da passamontagna, mascherine e cappucci, altri brandendo aste – che si erano poi diretti verso via Antonio Cantore per fronteggiare i tifosi della Lucchese, soliti ritrovarsi in un pub della zona.
I due gruppi sarebbero così entrati in contatto: ci sarebbe stato prima un lancio reciproco di bottiglie, fumogeni e petardi poi si sarebbe arrivati agli scontri con calci, pugni e colpi tirati con bastoni, aste di bandiere e cinghie dei pantaloni. Il racconto dei reggiani presenti, tuttavia, è diverso.
Servizio Tg di Andrea Bassi
Leggi e guarda anche
Scontri fra tifosi di Lucchese e Reggiana: arrestato un 39enne. VIDEO
Scontri tra tifosi di Lucchese e Reggiana: due identificati dalla polizia
Reggio Emilia Daspo denunciati tifosi reggiana lucchese-reggiana rissa lucchese-reggianaTifosi della Reggiana caduti in un agguato: uno è grave al maxillo facciale di Pisa