REGGIO EMILIA – L’altra sera, intorno alle 19.30, i carabinieri sono intervenuti in via IV Novembre, all’incrocio con piazzale Marconi e quindi davanti alla stazione centrale, dove era stata segnalata una violenta lite tra più persone. All’arrivo sul posto, i militari hanno notato un gruppo di uomini di origini straniere intenti a lanciarsi oggetti di vario genere.
Alla vista delle pattuglie e delle volanti della questura, subito intervenute in supporto, i rissaioli sono fuggiti in diverse direzioni. Nonostante questo, le forze dell’ordine sono riuscite a fermarne tre: due cittadini tunisini e un gambiano, che sono stati portati in caserma. Grazie all’analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza comunale, è emerso che il 33enne gambiano, residente in città, aveva avuto un alterco con i due tunisini, rispettivamente di 28 e 23 anni, anch’essi domiciliati in città. La discussione, partita sotto al porticato di piazzale Marconi, è presto degenerata per cause al vaglio in una violenta aggressione ai danni del 33enne, che è stato spintonato e colpito con oggetti scagliati dai nordafricani e da altri presenti.
Durante la colluttazione, inoltre, il 28enne tunisino ha estratto un cutter per colpire la vittima al ventre. Tuttavia, l’intervento di altre persone ha evitato conseguenze peggiori. A quel punto, il 28enne ha afferrato da terra il ramo di un albero e ha colpito il gambiano fino all’arrivo dei militari che hanno posto fine allo scontro.
Ricostruiti i fatti, i carabinieri hanno denunciato i due tunisini per lesioni aggravate; il 28enne dovrà anche rispondere di porto abusivo di armi. Il cutter, recuperato dai militari, è stato sequestrato. Il gambiano, a seguito delle ferite riportate, è stato portato al pronto soccorso da dove è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni.
Servizio Tg di Francesco Ferrari
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