BORETTO (Reggio Emilia) – Il Tribunale di Sorveglianza ha fissato per il 24 settembre l’udienza per decidere se revocare definitivamente l’affidamento in prova ai servizi sociale nei confronti del 31enne residente a Cadelbosco Sopra, finito in carcere lunedì dopo che la misura gli era stata sospesa in quanto in base alle indagini dei carabinieri è emerso che avesse preso parte alla maxi rissa avvenuta lo scorso 17 agosto a Boretto.
Il 31enne, dopo quell’episodio, aveva fatto perdere le proprie tracce ed è stato il suo legale, Liborio Cataliottti, a convincerlo a costituirsi: “Dopo una interlocuzione con i carabinieri di Cadelbosco Sopra”, dice il legale. Il 31enne sarebbe stato a bordo della vettura che quel 17 agosto si era messa all’inseguimento di un 25enne moldavo tentando di investirlo. Un fatto per il quale Gianluca Vinci, che assiste lo stesso moldavo, ha sollecitato la procura a valutare l’ipotesi del tentato omicidio. Questa la replica di Cataliotti: “Non credo proprio che possa reggere l’ipotesi”.
Cataliotti assiste anche il 27enne brasiliano preso a calci e pugni dal 25enne moldavo. Una scena immortalata da alcuni passanti con i telefoni cellulari. La moglie della vittima dell’aggressione aveva espresso indignazione per il fatto che nessuno di questi fosse intervenuto rimanendo invece fermo a filmare: “Non si può pretendere che i cittadini si comportino da eroi fermando la violenza, ma chi ha filmato ha fornito prove importanti per ricostruire l’accaduto” ha commentato Cataliotti.
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