REGGIO EMILIA – Tra i rischi che corre Meta System, ce n’è uno che ha già cominciato a concretizzarsi: è quello dello spezzatino, cioè della vendita di singoli pezzi dell’azienda agli acquirenti interessati. Non si tratta di uno scenario ipotetico, ma di un processo che è già iniziato. Il 18 ottobre scorso Meta System ha infatti ceduto a Bmw macchinari della società controllata slovacca Meta System Slovakia. Quando il contratto di cessione è stato sottoscritto, il professionista Bruno Bartoli era stato nominato esperto dalla Camera di Commercio di Bologna e incaricato di seguire la crisi di Meta System già da tre settimane. Ma nessuno lo aveva informato di quella vendita. Bartoli ne è venuto a conoscenza soltanto il 22 novembre da documentazione dello studio legale Dentons.
In precedenza, all’inizio di ottobre, l’esperto della Camera di Commercio era stato messo al corrente dell’ipotesi di cessione a Bmw della linea produttiva dedicata al colosso tedesco nello stabilimento slovacco. A Trnava, Meta System sta realizzando un impianto da 30mila metri quadrati, che sarà completato tra un anno. Il professionista si è opposto alla cessione, bollando l’operazione come “frettolosa” e lamentando di non disporre delle informazioni necessarie per esprimere una valutazione. Il dissenso dell’esperto è stato formalizzato il 25 novembre scorso sul Registro delle imprese. Lo stesso Bartoli aveva espresso dubbi anche su un’altra operazione dello stesso tenore, la vendita di un brevetto Meta System a Porsche, ma in questo caso la cessione non è andata in porto.
Leggi e guarda anche
Landini alla Meta System: “La vostra è una battaglia per il lavoro e per il Paese”. VIDEO
Meta System e l’enigma cinese: chi è l’investitore che dovrebbe versare 175 milioni. VIDEO
Reggio Emilia Crisi lavoro Porsche Bmw Meta System