REGGIO EMILIA – Nel campo dei servizi educativi per l’infanzia, Reggio è custode di un patrimonio culturale e organizzativo unico al mondo: a dirlo è Maddalena Tedeschi, ospite negli studi di Decoder. La nuova presidente di Reggio Children ha detto che la riorganizzazione del sistema educativo a cui stanno lavorando Comune, Reggio Children e Fondazione risponde a un’esigenza avvertita da tempo. “La cosa che mi preoccupa di più – spiega la presidente – è mantenere una dimensione di pensiero internazionale capace di leggere oggi il senso dell’educazione”.
Maddalena Tedeschi cominciò il suo lavoro nelle scuole dell’infanzia nel 1981 al ‘Rodari’, che all’epoca era in via Guasco, dove oggi c’è il nido ‘Sarzi’, dopo aver vinto un corso-concorso con 500 partecipanti. Nella sua attività di educatrice e di pedagogista ha collaborato fin dall’inizio con molte delle figure chiave del sistema educativo reggiano per l’infanzia. “Abbiamo avuto la fortuna – racconta la Tedeschi – di avere molti incontri con Carla Rinaldi e con lo stesso Loris Malaguzzi, che ha costruito con noi molti percorsi di ricerca. Io mi sono formata in quel contesto”.
Da circa un anno Maddalena Tedeschi è in pensione, per cui non si aspettava la telefonata con cui il sindaco Massari le chiedeva di diventare presidente di Reggio Children. Di questo ruolo sente tutta la responsabilità e lo vive sulla base dell’idea di un rapporto strettissimo, quasi simbiotico, con l’Istituzione Scuole e nidi d’infanzia. Il sistema educativo reggiano, che ha il terzo pilastro nella Fondazione Reggio Children, è al centro di uno sforzo di rinnovamento e riorganizzazione condensato nella cosiddetta ‘bozza Profumo’, dal nome del presidente della Fondazione. Uno sforzo che incontra ostacoli e suscita preoccupazioni.
“Trattare la materia educazione non è semplice, alla luce di un disegno che non esiste nel mondo – sottolinea la presidente di Reggio Children – Questo disegno organizzativo e culturale non esiste da nessun’altra parte. Le identità dei tre soggetti sono in parte differenti, ma decisamente molto intrecciate e si muovono su tutto il pianeta”. Ma la nuova presidente di Reggio Children è ottimista. Educatrici, pedagogiste, atelieriste hanno l’orgoglio di una storia e di un patrimonio che va protetto e rinnovato. Ora è cruciale trasmettere il senso di questa storia al nuovo personale. “E’ responsabilità di chi ha più storia creare le condizioni affinché ci siano passione e curiosità di esplorare nuovi territori”, conclude Tedeschi.
Decoder Reggio Children Maddalena Tedeschi "Ripensare l'educazione"