REGGIO EMILIA – “In generale il personale socio educativo sta vivendo un momento difficile dal punto di vista motivazionale. E’ difficile riuscire a ingaggiare insegnanti ed educatrici. E’ il motivo per cui anche il tempo prolungato è sempre più difficile da garantire alle famiglie”. A spiegarlo è Marwa Mahmoud, assessora alle politiche educative di Reggio.
Nei servizi educativi prescolari la figura dell’insegnante registra un calo di attrattività. Si evince dai risultati dell’ultimo concorso col quale l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia puntava a immettere in ruolo 19 figure. In 21 hanno risposto alla chiamata e alla fine le assunzioni sono state soltanto 7. Questo perché in gran parte i candidati hanno preferito le elementari, ovvero incarichi con una retribuzione un po’ più alta.
A monte resta il problema di un quantitativo sottodimensionato di laureati in Scienze della formazione primaria. I posti per accedere al corso di studi, che è a numero chiuso, vengono calibrati senza tenere conto del fabbisogno delle realtà che non sono statali. “Abbiamo cercato di avviare un interlocuzione con l’università – prosegue Mahmoud -. Ci auguriamo che possa essere proficua per le prossime selezioni”.
Nei servizi educativi forniti direttamente dal comune lavorano oltre 500 persone suddivise nei diversi ruoli. Una su quattro è a tempo determinato. Tra i dipendenti con contratto a scadenza ci sono gli educatori e gli insegnanti di sostegno il cui numero è in aumento dato che sono in crescita gli iscritti con disabilità certificate.
Sempre più richiesti sono il servizio estivo attivato nel mese di luglio e il tempo prolungato. Un tema, quello della concilazione vita-lavoro delle famiglie che è stato tra quelli discussi al centro Malaguzzi nell’incontro partecipato da genitori ma soprattutto dal personale in forza nei nidi e negli asili della città.
A caccia di personale: “Insegnare all’asilo ha perso appeal”. VIDEO
30 agosto 2025Negli ultimi mesi l’istituzione Scuole e nidi d’infanzia di Reggio ha assunto in ruolo soltanto 7 insegnanti sui 19 posti messi a concorso. Chi ha i titoli preferisce un incarico alle elementari