REGGIO EMILIA – Dopo dieci mesi di intenso confronto tra le parti, è stato rinnovato il contratto provinciale agricolo. A renderlo noto le organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, insieme alle associazioni Confagricoltura, Coldiretti e Cia.
Il settore agricolo rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia reggiana, con oltre 3.500 aziende agricole attive e più di 300 caseifici, a sostegno di una filiera lattiero-casearia di eccellenza, simbolo del Parmigiano Reggiano. Realtà che garantiscono occupazione a circa 9mila lavoratori tra operai agricoli, caseari e tecnici specializzati.
I punti principali dell’accordo sono stati un incremento del 6,4% sul montante della paga base a partire da novembre 2024. Inoltre, è stato adeguato a 0,90 centesimi il premio per ogni quintale di latte munto, riconoscendo concretamente l’impegno dei lavoratori. E’ poi previsto il rimborso delle spese per la prima iscrizione ad “Agrifondo” con un aumento della contribuzione datoriale al 2%, incentivando la previdenza integrativa.
Le assenze per malattia e maternità saranno anticipate dai datori di lavoro ai lavoratori assunti a tempo indeterminato. In ultimo, le parti si sono impegnate a rendere operativi i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale entro il 30 giugno 2025, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti e migliorare le condizioni di sicurezza.













