REGGIO EMILIA – “Nelle spiegazioni si tiene conto dell’aumento della materia prima, perché siamo in inverno, della difficoltà geopolitice che c’è, dal punto di vista dei gasdotti. Però ricordiamoci che è stato fermo il prezzo nel periodo novembre dicembre”. Così Rino Soragni, presidente di Federconsumatori.
Le spiegazioni le ha fornite Arera, l’Autorità per l’Energia. Il prezzo in questione è quello della corrente, che risente dell’andamento dei costi del gas. Da gennaio l’energia elettrica aumenterà del 18,2% per i clienti cosiddetti vulnerabili, per i quali vale il regime di maggior tutela. La platea racchiude chi ha più di 75 anni, i disabili e i percettori di bonus sociali. Nella nostra provincia rappresenta il 30% delle utenze. L’aggiornamento tariffario comunicato può essere preso come punto di riferimento per tutti i contratti di natura variabile.
“Siamo in una situazione abbastanza normale, non come nel 2022 quando l’energia costava 0.6 contro lo 0,16 di oggi e il gas era a 2,5 euro e oggi siamo attorno a 0,5”.
L’aumento alle porte riguarda il periodo gennaio-marzo e segue il rincaro di quasi 9 punti percentuali applicato nel trimestre precedente. Per gli utenti interessati dal regime di maggior tutela il consiglio è di non cambiare tipologia di contratto: “Riteniamo che sia ancora un contratto efficace, valido fino al 2027, dunque privo di una scadenza a 12 mesi. Dà delle garanzie”.
In uno scenario con prezzi di gas e luce destinati a salire Federconsumatori denuncia il mancato potenziamento da parte del governo dei bonus energetici destinati alle famiglie in condizioni di disagio economico.
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