REGGIO EMILIA – Si è svolto questa mattina un coordinamento allargato dei soggetti pubblici che si occupano della gestione delle strutture per anziani della provincia. Le Asp si trovano a fronteggiare una situazione che rischia di compromettere i bilanci e per questo sono state decise azioni comuni.
Nel Reggiano si tratta di sei soggetti che oggi devono fare fronte all’impennata dei costi energetici, come tante aziende private. Un equilibrismo fare quadrare i conti in un momento complicato anche dalla mancanza del personale infermieristico per realtà uscite già provate dal periodo dell’emergenza pandemica.
Il coordinamento si è svolto presso la sede di Asp Reggio Emilia Città delle Persone in via Marani in città. Presenti i referenti di Asp Magiera Ansaloni di San Martino in Rio, Asp Carlo Sartori della Val d’Enza, Asp Opus Civium di Castelnovo Sotto, Asp Progetto Persona con sede a Guastalla; a queste si aggiunge, ma non era presente, Asp di Castelnovo Monti. All’ordine del giorno le modalità e le strategie su come affrontare questo momento così complicato. A farsi portavoce di quanto è emerso la presidente di Asp Reggio Emilia, Mariella Martini, che parla di un momento preoccupante, ma ancora non di un vero e proprio allarme sulla tenuta dei bilanci.
E’ stata l’occasione per condividere le buone pratiche e le azioni possibili per garantire servizi che sono fondamentali. Decisa anche un linea comune e omogenea verso i Comuni, che sono gli interlocutori diretti. La prima decisione presa è stata quella di creare un coordinamento tra i direttori delle strutture, non un passaggio formale. Si tratta di gestire assieme le gare, l’acquisto di beni e servizi e programmare la formazione del personale. Rinnovato, poi, l’appello alla Regione con la quale da tempo è avviato un dialogo perché tutto ciò non riguarda solo la retta pagata dalle famiglie degli anziani ospiti, ma anche la quota parte che la stessa Regione versa per il fondo della non autosufficienza. Fondi che entrano nel bilancio delle varie Ausl provinciali e che poi vengono ripartiti. Fondi che oggi si chiede siano incrementati.
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