REGGIO EMILIA – Sono aumentate del 30% anche nella nostra provincia le richieste da parte delle imprese per la progettazione e l’installazione di un impianto fotovoltaico. Le fonti alternative in questo momento sono considerate l’unica alternativa per abbattere i costi energetici. “Il fotovoltaico è la fonte di energia rinnovabile più diffusa e più collaudata, visto anche la sua lunga permanenza sul mercato – ha specificato Stefano Ricciardi, responsabile ufficio Costruzioni e Installazioni impianti di Cna – A oggi, per le imprese risulta vantaggioso perché i tempi di rientro dell’investimento sono dimezzati rispetto a quella che era la stessa tipologia di attività pre-pandemia e pre-situazione geopolitica incerta e critica”.
Le imprese in difficoltà appartengono a diversi settori, dalle aziende agricole a quelle in generale dell’ambito produttivo: “Questo 30% di richieste proviene da una fetta di mercato omogenea – ha aggiunto Ricciardi – Banalmente, anche il fornaio che ha bisogno di spendere meno come consumi si sta attivando per capire come poter fare per risparmiare usando l’impianto fotovoltaico”.
In questo momento, non sono previsti contributi statali per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Che comunque una merce piuttosto rara: prima di tutto mancano le materie prime, a causa della crisi internazionale e degli incentivi nell’edilizia. “Altro tallone d’achille riguarda la progettazione e l’installazione degli impianti – ha concluso Ricciardi – perché le imprese qualificate per fare questo tipo di attività sono tante, ma sono oberate di lavoro a causa del superbonus del 110% o dai lavori che hanno già in essere. La domanda è molto alta e l’offerta sta andando a rilento per questi motivi”.
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