REGGIO EMILIA – A giugno la prima stangata, con un aumento del 20% dell’energia elettrica mitigato dalle misure del Governo. Ora è in arrivo la seconda e i rincari questa volta toccheranno punte del 40%, direttamente sulla bolletta dei consumatori.
“Ci aspettavamo questo aumento dovuto alla ripresa della produzione – ha detto Rino Soragni, presidente provinciale di Federcosumatori – e ad alcuni aspetti che riguardano l’ambiente e le speculazioni”. Dopo un sensibile rallentamento a causa della pandemia, le attività produttive sono ripartite con una richiesta maggiore di materie prime e un conseguente aumento del loro prezzo. Crescono anche i costi sostenuti dalle aziende per poter emettere anidride carbonica per le misure anti-inquinamento. Un mix che fa schizzare i prezzi dell’energia. Federconsumatori auspica che intervenga ancora il Governo: “A giugno erano riusciti a ridurre l’aumento al 9%”.
L’associazione in difesa dei consumatori chiede però da anni una riforma strutturale del sistema: “Le accise, gli oneri di sistema, l’Iva influiscono per il 40% sulla bolletta”, ha ricordato Soragni. Gli aumenti riguarderanno, in un primo momento, il servizio “di maggior tutela”, ma nel 2023 si passerà al mercato libero. Soragni mette in guardia i consumatori: “State attenti perché proprio in questo momento ci sono offerte che sembrano alettanti e poi si passa dalla padella alla brace”.
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