REGGIO EMILIA – Prosegue secondo la tabella di marcia l’attuazione dell’investimento derivante da Pnrr per la rinaturazione dell’area del Po, di cui AiPo è ente esecutore. È questo il messaggio emerso dall’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Mantova, presso la Casa del Mantegna e organizzato proprio da AiPo. Si è trattato del secondo evento pubblico dopo quello tenutosi a Parma nello scorso ottobre.
L’investimento è finalizzato al recupero del corridoio ecologico rappresentato dall’alveo del fiume e dalle sue fasce riparie tramite la valorizzazione degli habitat naturali e della biodiversità, la riqualificazione di parte del bacino e la riattivazione di lanche e rami, favorendo così un miglioramento dell’ecosistema fluviale assieme a interventi di riduzione del rischio idrogeologico.
I primi cinque interventi dello “stralcio prioritario” (importo totale oltre 72 milioni di euro) sono di fatto conclusi oppure al 90% dei lavori. La “scheda 33”, che racchiude anche interventi a Brescello e Boretto, sarà completata entro l’estate dopo l’obbligata sospensione dovuta al ritrovamento nel mese di dicembre di un ordigno bellico.
Per quanto, invece, concerne i sette interventi del secondo stralcio (importo totale oltre 82 milioni), si stanno completando i progetti esecutivi che porteranno ad appaltare gli interventi in primavera, così che i lavori possano iniziare nell’estate 2025. “Oltre alla rinaturazione del Po, in questo investimento c’è anche il piano invasi, la sicurezza idraulica, le ciclovie. E’ una sfida molto complessa, che stiamo affrontando con grande impegno”, le parole di Gianluca Zanichelli, direttore di AiPo.
I quattro progetti di protezione arginale, per un importo stimato di oltre 50 milioni di euro, sono in corso di progettazione esecutiva per essere mandati in gara nella primavera 2025.
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