VENTASSO (Reggio Emilia) – Natura e storia che s’intrecciano in uno dei percorsi più suggestivi dell’Appennino reggiano. A Ligonchio, dopo quattro anni durante i quali è stato percorribile solo se accompagnati da una guida, è di nuovo fruibile da tutti il sentiero che scorre lungo la linea ferroviaria Decauville, realizzata più di un secolo fa per costruire la diga sul torrente Ozola in località Presa Alta.
Nei carrelli posizionati sui binari a scartamento ridotto inventati nel 1873 dall’ingegnere Paul Decauville, cui devono il nome, vennero trasportati i materiali per il cantiere. Spiega Arianna Garofolin, guida ambientale e ricercatrice: “In questi carrellini si trasportavano ghiaia, sabbia e tronchi di legno. Il sentiero parte da Tarlanda, località poco sopra a Ligonchio, e prosegue fino al ponte del Rimale, con una pendenza leggera, è accessibile a tutti”.
Il sentiero è di proprietà dell’Enel che quattro anni fa, dopo un incidente capitato a un cicloescursionista, decise di darlo in gestione al Parco. Lavori per un valore di 150mila euro ne hanno consentito il recupero. Afferma il presidente del Parco nazionale, Fausto Giovanelli: “Una valle bellissima e selvaggia viene resa accessibile attraverso questa ex ferrovia. Però il collegamento di questo sentiero non è semplicemente tra Tarlanda e la Presa Alta, connette il 1920, gli anni ’50, il lavoro umano e la contemporaneità, due epoche storiche e diverse generazioni che qui hanno vissuto trasformando il territorio, in un equilibrio tra uomini e natura”.
Conclude Massimo Sessego, responsabile Area Centronord idroelettrico Enel Green Power: “Recuperare questi sentieri tramite accordi come quello realizzato da qualche anno con il Parco è fondamentale perché permette di far capire al territorio come e dove nasce l’energia idroelettrica”.