LIGONCHIO (Reggio Emilia) – L’atelier delle acque e delle energie ‘Di Onda in Onda’, all’interno della Centrale idroelettrica di Ligonchio, era stato progettato e aperto nel 2008. Uno spazio innovativo nella storica centrale liberty del 1922 che però ha chiuso i battenti nel 2019. Oggi ritrova nuova linfa con una riprogettazione resa possibile utilizzando fondi europei del PNRR.
Il Comune di Ventasso, in collaborazione con il Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano, si è infatti aggiudicato nel 2022 un finanziamento di 368 mila euro promosso dal Ministero della Cultura. Il riallestimento dell’atelier ha coinvolto anche Fondazione Reggio Children e il Dipartimento di Scienza e Metodi dell’Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio.
Un gruppo di lavoro multidisciplinare ha dato forma al nuovo Atelier e ha fatto dialogare diverse discipline e ambiti del sapere. I visitatori saranno accolti in uno spazio flessibile e mutevole, dove arredi e materiali dialogano tra loro e con le persone. Elementi naturali si intrecciano con superfici specchianti in lamiera, scelte soprattutto per la loro valenza simbolica: riflettono il volto di chi osserva.
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi a Castelnovo Monti in un incontro rivolto alle scuole di ogni ordine e grado dell’Appennino reggiano, che saranno le vere protagoniste dell’atelier insieme alla comunità di Ligonchio. Il nuovo riallestimento sarà presentato al pubblico sabato 26 luglio per iniziare poi le attività a settembre e accogliere e stupire un pubblico di tutte le età.
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