RUBIERA (Reggio Emilia) – Uiltrasporti, Filt Cgil e Orsa hanno proclamato otto ore di sciopero, dalle 9 alle 17, per la giornata di domani a causa dell’incidente ferroviario costato la vita ad un macchinista di Mercitalia Rail, travolto ieri sera sui binari della stazione di Rubiera. “L’azione di sciopero si rende necessaria a seguito dell’ennesima tragedia avvenuta sui luoghi di lavoro; nei primi 10 mesi del 2024 sono già 890 i morti sul lavoro”, recita una nota congiunta delle organizzazioni sindacali che informano come “le nostre strutture nazionali hanno già chiesto un incontro urgente alla società Mercitalia Rail per esaminare le dinamiche dell’evento”.
Tante le reazioni di sindacati e politica, inseguito alla tragedia di ieri sera che si aggiungono al dolore, al cordoglio e alla vicinanza espressi alla famiglia del macchinista e ai colleghi.
“Lo dico come ferroviere, come sindacalista e come padre di famiglia. Sono queste le ragioni della mia vita esattamente come lo sono state per Guglielmo. Era uno di noi nel lavoro e nel sindacato e oggi non possiamo fare altro che piangere e prendercela col destino. Gli accertamenti e le indagini diranno cosa è successo nel dettaglio ma ora conta solo che una persona è caduta in servizio, mentre lavorava per portare a casa dignità e serenità per sé e per la sua famiglia”, commenta un commosso Gaetano Capozza, segretario di Fit Cisl Reggio.
“Un dolore che abbiamo il dovere di trasformare in azione, per ottenere le conquiste a favore della salute e della sicurezza che la comunità dei lavoratori chiedono e aspettano da tempo – spiega Rosamaria Papaleo, segretaria generale della Cisl Emilia Centrale –. E’ un fatto di civiltà e di rispetto, tocca a tutti noi non cedere di un millimetro di fronte al muro di gomma di un Paese che non investe abbastanza e non offre tutti gli strumenti alle Istituzioni che sul campo continuano a svolgere, con dedizione, una missione enorme. Guardate i numeri di questo 2024, un altro anno brutto con sette morti sul lavoro a Reggio (+16.7% rispetto al 2023) e 7.683 infortuni denunciati da gennaio ad ottobre. Difendere la cultura del lavoro significa difendere la vita. Alla fine questa è la bussola da seguire”.
“Abbiamo appreso immediatamente la notizia della tragedia – dichiara la Filt Cgil Reggio Emilia – e assieme alle altre sigle sindacali stiamo lavorando per un’iniziativa di mobilitazione che dia un segnale forte ed immediato e per ribadire ancora una volta che non si può morire così nel 2024. Non si può più parlare di “ennesimo incidente” ma bisogna attribuire le responsabilità a chi le ha, Mercitalia innanzitutto, e più in generale al Governo che nulla fa per correggere un sistema produttivo profondamente sbagliato: la prima preoccupazione del Ministro dei trasporti non può essere la limitazione del diritto di sciopero dei lavoratori ma deve essere la loro incolumità fisica, sia che essi siano lavoratori diretti sia che operino in appalto” concludono Federico Leoni e Giuseppe Ranuccio della Filt reggiana.
“Quanto accaduto ieri, necessita degli accertamenti legali, ma resta il fatto che tante troppe persone continuano a morire sul lavoro – sottolinea Roberto Rinaldi, coordinatore della UIL di Reggio Emilia – Purtroppo il bilancio durante il 2024 si aggrava, nel silenzio totale del Governo che, nell’ultima manovra di bilancio non prevede nulla per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Per noi servono più controlli, più informazione e formazione, ai lavoratori così come ai datori di lavoro, serve una vera e propria task force istituzionale che veda la stretta collaborazione di tutti gli interlocutori, dalla politica, ai datori di lavoro, sindacati ed enti predisposti alla prevenzione”.
“Morire in questo modo non è tollerabile – ribadisce Ilenia Malavasi, deputata reggiana della Commissione Affari Sociali della Camera – Le denunce per incidenti mortali sul lavoro presentate all’Inail nei primi dieci mesi del 2024 sono state 890, con un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Pensando anche a quanto avvenuto a Calenzano, non si può ignorare il fatto che la gran parte degli ultimi incidenti più gravi, hanno visto coinvolte aziende partecipate dallo Stato. Questi sono settori dove si può e si deve intervenire subito, rivedendo un modello imprenditoriale che non può avere come solo obiettivo l’utile derivato da una compressione dei costi: perché questo, tramite il largo utilizzo di appalti e subappalti, si traduce, nei fatti, in una forte riduzione delle tutele di sicurezza per i lavoratori”.
“Nello specifico – attacca la Malavasi – credo sia necessaria una riflessione urgente sullo stato dei trasporti e delle manutenzioni alle reti ferroviarie nel nostro Paese, perché avanti così non si può andare: le cronache testimoniano che quasi ogni giorno milioni di pendolari si scontrano con ritardi e disservizi e questo mentre, nello stesso momento, migliaia di lavoratori operano in condizioni di scarsa o nulla sicurezza, proprio per riparare guasti alle infrastrutture. Al doveroso cordoglio – che sempre accompagna episodi come questo – ci aspettiamo, dunque, che le autorità e i Ministeri competenti, a partire dal Vicepremier Salvini, ci informino sulla situazione e su quanto si sta facendo a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dei viaggiatori”.
Anche il Movimento 5 Stelle di Reggio Emilia esprime le più sentite condoglianze alla famiglia del macchinista di 57 anni e ribadisce che la sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita. “Come Movimento 5 Stelle – sottolineano la neoassessore regionale e coordinatrice provinciale, Elena Mazzoni, l’assessore reggiano Roberto Neulichedl e il consigliere Gianni Bertucci – ci siamo sempre battuti per migliorare i controlli e le tutele, ma continuiamo a rilevare che molte imprese, sia pubbliche che private, adottano pratiche che riducono il tempo dedicato alla sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. È fondamentale aumentare la sensibilità verso l’implementazione di tutte le precauzioni necessarie per tutelare la vita e l’incolumità. Andare al lavoro non può essere pericoloso come andare in guerra“.
Guarda anche
Macchinista di 57 anni travolto e ucciso da un treno in stazione a Rubiera. VIDEO