REGGIO EMILIA – Nessun accordo tra la Regione Emilia-Romagna e le cliniche private accreditate sui rimborsi legati all’emergenza Covid. L’incontro ufficiale con Aiop, l’associazione che rappresenta oltre 40 strutture sanitarie private, si è concluso con un nulla di fatto.
Tra le realtà coinvolte le reggiane Villa Verde e Villa Salus, che ora si trovano al centro di una trattativa complessa e ancora lontana da una soluzione.
L’esito del confronto è stato definito “molto deludente”. La Regione, dal canto suo, resta ferma sulle proprie richieste: oltre 80 milioni di euro, anticipati nel 2020, che ora chiede indietro a seguito dell’annullamento in autotutela della delibera regionale del novembre 2024.
Durante l’emergenza sanitaria, le strutture private accreditate avevano garantito continuità operativa, rinunciando alla cassa integrazione e offrendo prestazioni in supporto al sistema pubblico. In cambio, era stato previsto un indennizzo basato sulla differenza tra il fatturato del 2020 e la media del 2019.
Durante l’incontro, non è emersa alcuna disponibilità da parte della Regione a rivedere le cifre richieste. Le cliniche chiedono una valutazione più equa del contributo.
Le parti si sono aggiornate a un nuovo confronto, previsto tra circa un mese, ma il clima resta teso.
La vicenda potrebbe avere un impatto diretto sul territorio reggiano, dove Villa Verde e Villa Salus rappresentano due punti di riferimento per la sanità privata.
Aiop non esclude un ricorso al TAR, intanto in altre regioni come Piemonte e Lombardia le pratiche di indennizzo sono già state chiuse.