SCANDIANO (Reggio Emilia) – “La tariffa puntuale è un sistema premiante per tutti i cittadini che restano nel numero di svuotature previste dal proprio contratto per poter risparmiare sulla tariffa dei rifiuti stessi.” A parlare è Matteo Nasciuti sindaco di Scandiano, territorio quest’ultimo, assieme a quello di Campagnola, che dal primo gennaio ha adottato la tariffa puntuale nella raccolta dei rifiuti indifferenziati.
Mentre per il rifiuto organico, messo nei bidoncini color marrone, non cambia nulla, i bidoncini grigi dell’indifferenziato sono ora muniti di un microchip abbinato all’utenza. A seconda del numero delle persone che fanno parte del nucleo familiare è assegnato un quantitativo di svuotamenti prefissato. Chi non lo supera risparmia. Sconti sono previsti per chi deve usare pannolini per bambini o pannoloni per anziani. Le utenze non domestiche hanno il vantaggio di poter scontare l’Iva delle fatture.
“Dopo aver iniziato tre anni fa con il sistema porta a porta, dopo aver attivato due eco-station, una ad Arceto e una a Scandiano, questo è l’ultimo step – spiega Nasciuti -, da un punto di vista percentuale si è passati da un 64,8% della raccolta indifferenziata all’87%. Quindi è un ulteriore avanzamento che ci siamo sentiti di mettere in campo perché la nostra cittadinanza ha risposto positivamente al sistema domiciliare”.
I Comuni che utilizzano la tariffa puntuale però non sono molti. Il primo era stato Rubiera nel 2019, cui si sono aggiunti Albinea, Correggio, Quattro Castella, Reggio Emilia e Rolo. In termini di popolazione rappresentano circa la metà del mezzo milione di abitanti della provincia. Gli altri 34 Comuni usano la raccolta porta a porta o addirittura la sola raccolta stradale con cassonetti. La Regione Emilia Romagna aveva raccomandato il passaggio al nuovo sistema entro il 2020, ma la pandemia ha rallentato questa trasformazione.
Gian Piero Del Monte
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